di Cesare Giuzzi. Pubblicato su Il Corriere della Sera il 2 novembre 2018.

***Mentre a Reggio Emilia i giudici leggevano la sentenza che chiude il primo grado di “Aemilia”, nel carcere di Parma moriva Francesco Barbaro “u castanu”, 91 anni. Potentissimo (ormai ex) boss di ndrangheta della cosca Barbaro, trattava alla pari con i narcos sudamericani.
Legami di sangue uniscono i Barbaro ai Pelle (tra i padroni di San Luca in Calabria con diramazioni in Emilia) e ai Papalia (cosca di Platì radicata a Milano). Dei cinque figli di Francesco Barbaro, uno, Giuseppe, detto “lo sparito” per la sua passione per le latitanze, è statorecentemente scarcerato per motivi di salute e oggi vive nel Riminese.***

Ciccio «‘u Castanu», 91 anni di Platì, è morto giovedì sera nel carcere di Parma dove era detenuto da tre anni all’ergastolo. Ha guidato la più importante e potente cosca della ‘ndrangheta calabrese con propagini in tutto il mondo: dall’America all’Australia.

Quando lo hanno scarcerato, nel 2013, dopo più di vent’anni di cella per sequestro di persona, Francesco Barbaro, benché 86enne aveva l’abitudine di svegliarsi all’alba e dedicarsi allo yoga. Dalla sua Platì (Reggio Calabria), arrampicata sulle coste dell’Aspromonte, ha guidato la più importante e potente cosca della ‘ndrangheta calabrese alla conquista del Pianeta. Perché i Barbaro sono arrivati ovunque, dall’America all’Australia. Il boss Francesco Barbaro, 91 anni, detto Ciccio «‘u Castanu», è morto giovedì sera alle 22.40 al carcere di Parma dove era detenuto da tre anni.

L’omicidio e l’ergastolo
A riportarlo dietro le sbarre – lui detenuto più anziano d’Italia — una condanna all’ergastolo insieme al nipote Antonio Papalia di Buccinasco (Milano) per l’omicidio del brigadiere Antonino Marino, ucciso a Bovalino (RC) la sera del 9 settembre del ‘90. A riaprire il caso, oltre vent’anni dopo, una intercettazione raccolta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Una sorta di confessione per interposta persona del delitto che è valsa a Ciccio «‘u Castanu» il carcere a vita.

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