Pubblicato su Il Resto del Carlino il 9 aprile 2019.

Impegnati oltre 200 agenti, 31 arresti in mezza Italia.

Maxi operazione anti ‘Ndrangheta. Trentuno arresti sono stati eseguiti stamattina in diverse province italiane, compresa quella di Bologna, dove un clan avrebbe costituito la sua base operativa. Oltre 200 i poliziotti impegnati.

Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento e rapina, aggravati dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di armi ed esplosivi, lesioni pluriaggravate, intestazione fittizia di beni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Al centro dell’inchiesta una consorteria mafiosa che prende il nome dalla frazione Piscopio di Vibo Valentia e che dal 2010 si è posta in netta contrapposizione al potente clan Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia), tanto da riuscire ad estendere il suo potere sino a Vibo Marina alleandosi con altri gruppi criminali. Secondo quanto emerge dall’indagine, il clan dei Piscopisani, con l’obiettivo di spodestare i Mancuso nel controllo delle attività illecite in tutto il territorio nazionale, aveva impiantato una base operativa a Bologna. Proprio nel capoluogo emiliano nelle settimane scorse erano state sequestrate armi che sarebbero state nella disponibilità dei Piscopisani e che confermano le mire espansionistiche del gruppo criminale. Dalle indagini risulta inoltre che la cosca avrebbe piazzato cocaina a Palermo. Quantitativi consistenti di droga sono stati sequestrati nel corso delle indagini proprio nel capoluogo siciliano.

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