pubblicato sulla Gazzetta di Mantova il 20 dicembre 2016.

BRESCIA. L’odore della ’ndrangheta ancora una volta è la puzza acre degli incendi. Da quello del 2004 di Viadana, in cui i tre camion bruciati nell’azienda di Michele e Franco Pugliese, “la papera” e “culumusciu”, scatenò reazioni a catena fino all’omicidio di Pasquale Tipaldi a Cutro, per arrivare al rogo devastante del 2012 a Corte Aurelia, a due passi da Gonzaga, che mise in ginocchio un altro imprenditore cutrese, Domenico Bonifazio. Gli bruciarono tutti i mezzi per il trasporto della ghiaia, senza risparmiare nemmeno il muletto.

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