Pubblicato su Il Resto del Carlino il 29 marzo 2024.
La Cassazione conferma l’associazione a delinquere per Martins Igiehon e altri cinque imputati, ma scagiona dall’accusa mafiosa legata alla ‘Black axe’. Il processo scaturisce dall’operazione ‘Hello bross’ contro la mafia nigeriana, con misure cautelari per vari reati tra cui traffico di droga e riciclaggio. Alcune condanne vengono ridimensionate in Appello, ma la Procura generale propone ricorso. La Cassazione rigetta il ricorso per tre imputati e rinviato per altri tre.
Per lui, Martins Igiehon, nigeriano 42enne residente a Reggio, è stata confermata in via definitiva l’associazione a delinquere, ma è caduta l’accusa che fosse di stampo mafioso; lo stesso è avvenuto per gli altri cinque imputati.
Emerge dal passaggio in Cassazione del processo con rito abbreviato scaturito dell’operazione della polizia di Stato ‘Hello bross’, coordinata dalla Dda dell’Aquila e incentrata sull’azione della ‘Black axe’, una delle confraternite della mafia nigeriana attive anche in Italia, che ha per simbolo asce incrociate. Tra le trenta misure cautelari scattate nell’aprile 2021, nove furono eseguite nella nostra città: si contestavano a vario titolo il 416 bis, oltre al traffico di droga, sfruttamento della prostituzione, truffe informatiche e riciclaggio.
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