di Giuseppe Baldessarro. Pubblicato su “La Repubblica” – Bologna, il 29 maggio 2020

REGGIO EMILIA – Ergastolo per tutti gli imputati. È la richiesta del pubblico ministero Beatrice Ronchi, formulata oggi al termine della requisitoria del processo “Aemilia 1992”, nei confronti di Nicolino Grande Aracri, Angelo Greco, Antonio Ciampà, e Antonio Le Rose.

Per tutti l’accusa contestata è di omicidio volontario, premeditato e aggravato dal metodo mafioso, in relazione agli omicidi di Nicola Vasapollo e Giuseppe Ruggiero, commessi nel 1992 (uno a Reggio, l’altro a Brescello) nel contesto della guerra tra le cosche di ‘ndrangheta per il predominio in Emilia.

La verità sui due omicidi è riaffiorata dopo 25 anni, grazie alle dichiarazioni del pentito Antonio Valerio. Secondo il suo racconto, reso nel corso del filone principale del processo Aemilia, a ordinare, e in un caso a partecipare, all’assassinio di Nicola Vasapollo (il 21 settembre ‘92 a Reggio Emilia) e Giuseppe Ruggiero (il 22 ottobre a Brescello) fu Nicolino Grande Aracri.

 

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