Pubblicato il 11 dicembre 2017 su tvprato.it

“La Toscana non è terra di mafia, ma la mafia c’è”: lo diceva lo scomparso giudice Caponnetto e lo conferma il primo rapporto annuale sui fenomeni corruttivi e di criminalità organizzata in Toscana, presentato oggi a Firenze alla presenza del ministro della Giustizia Andrea Orlando e del governatore toscano Enrico Rossi. La ricerca realizzata dalla Scuola Normale di Pisa, primo di tre studi concordati dalla Regione con l’ateneo fino al 2018, è stato curato dalla professoressa Donatella Della Porta. L’indagine, è stato spiegato, è innovativa e sperimentale nella metodologia e nel focus, ma anche nel processo perché ha coinvolto le principali istituzioni impegnate in Toscana nell’attività di prevenzione e contrasto fenomeni criminali. Il rapporto evidenzia come nella
regione gli interessi dei clan criminali siano duplici: da un lato far affari e dall’altro reinvestire il frutto di attività consumate altrove.

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