di Enrico Miele. Pubblicato il 4 ottobre 2017 su Repubblica Bologna.

I dati semestrali arrivano dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia: il record di Bologna, l’allarme della Cgil.

Il “rosso” sulla cartina stavolta non è legato alla tradizione politica dell’Emilia-Romagna, ma ai casi sospetti di riciclaggio, dove la nostra regione, Bologna compresa, tra gennaio e giugno 2017 ha registrato numeri preoccupanti, con una media di diciotto segnalazioni al giorno.

I dati semestrali arrivano dall’Unità di Informazione Finanziaria, la sezione della Banca d’Italia che monitora le operazioni sospette, trasmesse da intermediari finanziari e professionisti, con l’obiettivo di contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo internazionale. L’allarme, cifre alla mano, lo lancia Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza della Cgil Emilia Romagna: nella cartina che mostra la frequenza dei casi sospetti “la nostra regione appare del rosso più intenso e diffuso, confermando l’estensione radicata del riciclo e delle illegalità economiche, che pongono l’Emilia Romagna al quinto posto dopo Lombardia, Campania, Lazio e Veneto. Nel primo semestre di quest’anno, nelle nostre province si sono raccolti 3.250 casi segnalati: ben 522 in più rispetto allo stesso semestre 2015. Diciotto pratiche ogni santo giorno, feste comprese”.

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