Pubblicato su Il Resto del Carlino il 22 luglio 2019.

Nove anni e mezzo per Vincenzo Melandri, condanne anche per i foggiani.

Nove anni e mezzo di condanna in rito abbreviato per Vincenzo Secondo Melandri, 50 anni, il re del vino. La Procura aveva chiesto sei mesi in meno. L’accusa riguarda una contestata associazione per delinquere finalizzata a riciclaggio e auto-riciclaggio di denaro e liquidità di provenienza illecita.

In linea con le richieste del Pm Lucrezia Ciriello, invece, le condanne a carico della compagna 55enne faentina Roberta Bassi (3 anni e 8 mesi) e del cosiddetto gruppo dei foggiani, i titolari delle cantine con cui l’imprenditore di Russi era in affari: Pietro Errico (6 anni e mezzo), Giuseppe Errico (3 anni e 4 mesi), Gerardo Terlizzi (5 anni), Rosa D’Apolito (3 anni e 4 mesi), Ruggiero Dipalo (3 anni e 8 mesi). Queste le sentenze inflitte ieri in abbreviato dal giudice Andrea Galanti, che ha disposto la confisca del patrimonio di Melandri già sequestrato a gennaio dalla Dia – l’antimafia – di Bologna. Quindi società, conti correnti, immobili e auto d’epoca per 50milioni di euro, tranne una fetta minore di beni intestati alla ex moglie e alla convivente, già dissequestrati. Dell’impero di Melandri restano nella sua disponibilità quattro poderi della società agricola Roberta. Dall’aprile scorso, dopo un anno e mezzo di carcere, ha ottenuto gli arresti domiciliari, confermati dal giudice.

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