di Margherita Grassi. Pubblicato su reggionline.com il 11 aprile 2019.

Tra i tre arrestati, i nipoti di un condannato nel processo Aemilia. A inizio marzo un episodio simile. Il dirigente della Mobile: “Da molti anni non abbiamo traccia della criminalità crotonese nel mercato che conta”.

REGGIO EMILIA – Un altro significativo sequestro di droga a opera della squadra mobile, ma anche un’altra spia che si accende nella ricostruzione, da parte degli inquirenti, dei potenziali movimenti della criminalità organizzata sul nostro territorio.

Quattro chili e mezzo di marijuana, valore 20mila euro circa, sono stati trovati tra Quattro Castella e la città. Tre chili, divisi in sacchetti sottovuoto, erano in uno scatolone nell’ufficio dell’Autofficina D&M di via Fellini a Montecavolo; sempre lì c’erano 1.500 euro in contanti e, nascosti nell’auto in riparazione di un ignaro cliente, 45 grammi di cocaina pronti in dosi da 5 grammi ciascuna.

Sono seguite le perquisizioni domiciliari a Reggio Emilia, sia nelle case dei due soci proprietari dell’autofficina, con esito negativo, sia nell’appartamento della sorella di uno dei due proprietari dell’attività di autoraparazioni, questa volta con esito positivo: l’altro chilo e mezzo di marijuana era nascosto un po’ nell’armadio un po’ sotto il letto matrimoniale. “Considerato il quantitativo, li consideriamo qualcosa di più di semplici spacciatori” ha commentato il dirigente della squadra mobile Guglielmo Battisti.

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