Resto del Carlino – 18 luglio 2016

Non era un turista come gli altri quel signore pugliese di 63 anni che stava seduto in terrazza in un hotel a Igea Marina insieme alla moglie. Era, infatti, uno dei più pericolosi boss della mafia pugliese, Cosimo De Leonardo, conosciuto come “zio Mimmo”. Era sfuggito a una operazione che aveva portato in carcere 35 persone a Taranto il 20 giugno scorso. De Leonardo fa parte di una pericolosa associazione mafiosa, il clan Di Pierro, operante nella provincia di Taranto e ritenuta responsabile a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina aggravata, detenzione illecita di armi clandestine e munizioni, danneggiamento aggravato dal metodo mafioso e altro. Il clan esercita nel tarantino la propria egemonia, imponendo con il metodo mafioso, periodiche dazioni di denaro a commercianti e spacciatori di alcuni quartieri cittadini, perseguendo lo scopo con l’utilizzo di armi ed esplosivi.

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