di Donato Ungaro. Pubblicato su articolo21.org il 27 agosto 2020.

TESTIMONE MARINO – Avvocato, sinceramente io faticava (inc.) e facevo ammazzare li cristiani.

È un passaggio della testimonianza resa davanti alla Corte d’Appello di Bologna da Vincenzo Marino, collaboratore di giustizia un tempo appartenente alla ‘ndrangheta. Marino viene interrogato dall’avv. Colacino; e la discussione si dilunga sul luogo di residenza di uno degli attori del processo. Marino perde la pazienza e in dialetto spiega all’avvocato che «…non lavoravo all’epoca all’ufficio anagrafe…», come dirà poi in italiano, alla presidente della Corte: Vincenzo Marino non era un impiegato dell’anagrafe, era uno che faceva ammazzare i cristiani.

Perché questa introduzione? Per sgombrare il campo – se ce ne fosse bisogno – da possibili “sottovalutazioni”: di uomini e situazioni.

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