di Giovanni Megna. Pubblicato su Economy Sicilia il 4 febbraio 2017.

La decisione ha fatto arrabbiare molto l’avvocato Antonio Ingroia. Al processo alla Lidl e al Gruppo Napoleon che si è aperto nei giorni scorsi a Ragusa il giudice Vincenzo sito ha respinto tutte le richieste di costituzione di parte civile.

Una decisione fortemente criticata ma che non sposta di nulla il valore di questo processo sia perché sono alla sbarra dirigenti di gruppi importanti della Grande distribuzione organizzata (Bartolomeo Fiorilla e Michele Leonardi, il rappresentante del gruppo Napoleon Piergiorgio Samburgaro e quello di Lidl Massimo Casilini) sia per gli intrecci con la criminalità organizzata che potrebbe portare alla luce. Perché risulta veramente inquietante il racconto fatto da Maurizio Ciaculli, l’imprenditore agricolo vittoriese che ha fatto scoppiare il caso portando la Lidl in Tribunale. Ci si aspetta molto, per capire la situazione in provincia di Ragusa e comprendere i rapporti tra mafia e Gdo, da un altro processo parallelo che comincerà il 17 febbraio.

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